Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo
(è per grazia che siete stati salvati).
(Efesini 2:4–6)
L’intento dell’Apostolo in questo passo è di magnificare tre grandi attributi di Dio – il Suo amore, la Sua misericordia e la Sua grazia – come cause della nostra salvezza.
1. La Grandezza e l’Origine dell’Amore di Dio
Questo amore non è un’affezione passeggera, ma un atto eterno in Dio stesso. Prima che esistesse il mondo, prima che noi nascessimo, prima ancora che il peccato esistesse, Dio aveva già stabilito questo proposito d’amore. Non fu risvegliato dalla nostra miseria; piuttosto, la nostra miseria offrì l’occasione per la sua manifestazione. È un amore che dimora nel cuore di Dio dall’eternità e che perdura senza interruzione fino all’eternità.
Quando Paolo dice “per il grande amore Suo”, l’enfasi cade su “Suo”. Esiste un tipo d’amore che appartiene solo a Dio, un amore diverso da qualsiasi altro tra le creature. Non scaturisce da attrazione o merito, ma interamente dal Suo cuore. Il Suo amore è auto-originato, libero e sovrano. Noi amiamo ciò che ci appare amabile; Dio ama perché Egli è amore.
Questo amore divino è immutabile e incrollabile. Non può fallire né essere vinto. “Io sono il Signore, non muto; perciò voi, figli di Giacobbe, non siete consumati.” (Malachia 3:6). Il Suo amore è saldo quanto il Suo stesso essere. Non dipende dalle nostre opere o dal nostro valore, ma è fondato sul Suo proposito e sulla Sua grazia (2 Timoteo 1:9).
2. La Natura Invincibile dell’Amore di Dio
L’amore di Dio non è solo immutabile, è invincibile. Conquista ogni resistenza, supera ogni barriera, trionfa su ogni peccato. “Le grandi acque non possono spegnere l’amore, né i fiumi travolgerlo.” (Cantico dei Cantici 8:7).
Considera come il Suo amore ha superato le più grandi difficoltà:
– Ha trionfato sulla Sua stessa legge giusta, che ci condannava.
– Ha vinto la Sua giusta ira contro il peccato.
– Lo ha spinto a mandare il Suo unico Figlio, e a riversare su di Lui la Sua ira al posto nostro.
Non fu cosa da poco per il Padre: superò il Suo stesso cuore per amor nostro. E quando Cristo venne a morire, l’amore superò la Sua agonia, la Sua paura, il Suo dolore, affinché potesse redimerci. Un tale amore non è solo forte, è onnipotente.
Anche dopo la nostra conversione, quando inciampiamo e Lo provochiamo, il Suo amore rimane. “Chi ci separerà dall’amore di Dio in Cristo Gesù?” (Romani 8:35). Nessun peccato, nessun diavolo, nessuna profondità di corruzione può spezzare ciò che l’amore eterno ha legato. Se pecchiamo, il Suo amore ci disciplina, ma anche i Suoi castighi sono intrisi di misericordia.
3. Lo Stesso Amore con Cui Ama il Suo Figlio
In modo sorprendente, lo stesso amore con cui Dio ama il Suo Figlio, Egli lo riversa sui Suoi eletti. Cristo stesso ha pregato: “Affinché il mondo conosca che tu li hai amati come hai amato me.” (Giovanni 17:23)
Non siamo solo amati ATTRAVERSO Cristo, ma CON Cristo, con lo stesso identico amore. Come Cristo è Figlio per natura, così noi siamo figli per adozione, e Dio ama entrambi con un affetto paterno e di alleanza. Questo è l’amore che non può essere spezzato: “Nulla potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.”
Questo amore è così vicino all’essenza stessa di Dio che Egli parla del Suo popolo come se fosse parte di Sé: “In tutte le loro afflizioni, Egli fu afflitto” (Isaia 63:9). Chiama la loro salvezza la Sua salvezza (Isaia 49:6), e il loro bene la Sua gioia. In un certo senso, Egli riposa nel Suo amore, trovando soddisfazione nel Suo popolo come un padre nei suoi figli (Sofonia 3:17).
4. Le Ricchezze della Sua Misericordia
Da questo grande amore scaturisce la Sua misericordia. “Ma Dio, che è ricco in misericordia…”
La misericordia non è un semplice attributo, è la disposizione naturale di Dio. La Scrittura lo chiama “il Padre delle misericordie” (2 Corinzi 1:3). È naturale per Dio mostrare misericordia come lo è per il sole splendere. La Sua misericordia non è riluttante né forzata; Egli la esercita con tutto il cuore e con tutta l’anima (Geremia 32:41).
Quando esercita il giudizio, è chiamato la Sua “opera insolita” (Isaia 28:21), qualcosa di contrario al Suo diletto. Ma la misericordia è il Suo piacere, la Sua gioia. “Egli non serba la Sua ira per sempre, perché si compiace nella misericordia.” (Michea 7:18)
Le Sue misericordie sono chiamate le Sue “viscere” (Luca 1:78), le Sue affezioni più profonde. Ritirare la misericordia sarebbe come rinnegare Sé stesso. Egli non è solo misericordioso nelle azioni, ma è misericordia nel Suo stesso essere.
Perciò, quando salva i peccatori, non lo fa contro la Sua natura, ma secondo essa. “Eravamo per natura figli d’ira,” dice Paolo; “ma Dio, per natura, è ricco in misericordia.”
5. L’Armonia tra Amore e Misericordia
L’amore è la sorgente; la misericordia è il fiume che ne scaturisce. L’amore ha concepito la salvezza; la misericordia l’ha eseguita. L’amore ha mosso Dio a progettare la nostra redenzione; la misericordia lo ha mosso a compierla in Cristo.
La giustizia di Dio è reale, ma il Suo diletto non è nell’ira. La giustizia soddisfa la Sua santità; la misericordia soddisfa il Suo cuore. Quando giudica, lo fa con riluttanza. Quando mostra misericordia, gioisce. Così, anche i Suoi atti di giustizia sono governati dall’amore, e il Suo scopo finale è glorificare la misericordia attraverso la croce di Cristo.
Conclusione
Se i giudizi di Dio sono la Sua “opera insolita”, allora la misericordia è la Sua opera naturale. La misericordia è la Sua gioia, il Suo diletto, il Suo riposo. Più grande è la miseria, più grande è l’occasione perché la Sua misericordia risplenda.
Perciò, nessun peccatore disperi se viene a Lui per mezzo di Cristo. Perché Dio, che è ricco in misericordia, si compiace soprattutto nella misericordia. Il Suo amore proviene da Sé stesso, è immutabile come il Suo essere, invincibile come la Sua potenza, ed è lo stesso amore con cui Egli ama il Suo Figlio.




