Perché Gesù? Il valore della sua esaltazione (10)

punto di domanda

La scorsa volta abbiamo parlato delle conseguenze della resurrezione. Una nuova vita ha inizio per chi conosce Gesù personalmente, un’esistenza che profuma di vera vita, non di morte, e che permette al cristiano, nel potere di Gesù risorto, di lottare contro il proprio peccato. La vita cristiana è una vita di resurrezione! Oggi ci apprestiamo a considerare i giorni dopo che Gesù ha lasciato questa terra: i giorni dell’ascensione. Per quale motivo Gesù è tornato al Padre? Perché ci ha lasciato e non è rimasto qui?

1. Il ritorno di Gesù al Padre sigilla l’efficacia del Suo sacrificio. In estrema sintesi possiamo dire che, nel salire al Padre, Gesù completò il Suo percorso: dal cielo scese fino a noi, si rese umile fino a diventare Servo, morì in croce e infine resuscitò. L’apice di questo percorso sottolinea l’aspetto relazionale con il Padre: Gesù tornò in cielo e venne accolto a braccia aperte (con tutte le emozioni che solo un Buon Padre può provare nel vedere ritornare il proprio Figlio).

Ma pensiamo anche al come è ritornato al Padre: Non più come Colui che aveva lasciato i cieli anni prima, ma un Figlio dell’uomo! Ritorna pienamente Dio e pienamente Uomo! Gesù, nel viaggio al cielo, non si spoglia della Sua umanità! Ed è bellissimo considerare che Colui che in questo momento siede alla destra del Padre è proprio uno come noi! Il Prologo di Ebrei lo evidenzia chiaramente (1:3):

Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con  la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi.

Così quando il Padre lo riceve, è come se dicesse: “Caro Figlio il tuo sacrificio è compiuto! La tua opera a favore dei miei figli è compiuta! Bentornato a casa, siediti alla mia destra, splendore della mia gloria!”.

Ma questa è per noi una meravigliosa notizia, perché significa che ciò che ha compiuto ha valore anche per noi se abbiamo fede in Lui (Ebrei 9:14):

quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì se stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!

Cosa sta dicendo questo passo? Che solo in Colui che è seduto alla destra del Padre si trova la nostra giustizia e la nostra coscienza purificata! Il ritorno di Gesù al Padre sigilla l’efficacia Suo sacrificio e ci assicura che niente potrà impedirci di vivere una piena comunione col Padre! Perché se il Padre e il Figlio sono seduti insieme, allora anche per noi (in Cristo) non ci sarà più distanza con il Padre!

È solo alla luce dell’ascensione che possiamo pregare rivolgendoci a Dio come Padre, sicuri di essere ascoltati. Poiché Gesù Gli sta accanto proprio come uomo, come uno di noi. Non Lo implora dicendo: ‘abbia pietà di Daniele’, ma semplicemente resta lì al Suo fianco come vero uomo e vero Dio. Questi passi della Bibbia ci assicurano che anche noi siamo seduti nei cieli con Cristo!

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