Il vero popolo di Dio

 

Giudeo infatti non è colui che è tale all’esterno; e la circoncisione non è quella esterna, nella carne; ma Giudeo è colui che lo è interiormente; e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito, non nella lettera; di un tale Giudeo la lode proviene non dagli uomini, ma da Dio

(Romani 2:28-29)

 

Ogni regno ha i suoi cittadini, e il regno di Dio non è diverso. Chi sono, allora, i cittadini del regno di Dio? Chi è il popolo di Dio?

Il popolo di Dio comprende tutti coloro che hanno riposto la loro fede in Gesù Cristo. Queste persone non fanno parte del regno di Dio per la loro intelligenza, il loro potere o qualsiasi altro fattore esterno, ma semplicemente e unicamente perché Dio ha scelto di amarli e ha dato loro il dono della fede in Suo Figlio. Gesù rimproverò i farisei perché presumevano di essere membri della famiglia di Dio a causa della loro discendenza: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo» (Giovanni 8:39). E cosa fece Abramo? Egli confidò nelle promesse di Dio; «credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia» (Galati 3:6).

Noi siamo membri a pieno titolo della famiglia di Dio, quindi, non per qualcosa che facciamo, ma per l’opera dello Spirito di Dio che convince i nostri cuori, ci porta a credere e ci conduce al pentimento. Non abbiamo bisogno di sottostare ai rituali della legge ebraica o di essere discendenti fisici di Abramo per essere inclusi nel popolo di Dio. In Romani 2:29, Paolo chiede essenzialmente: Chi sono i figli di Abramo? La risposta è: chiunque applica «la circoncisione […] nel proprio cuore, mediante lo Spirito».

Considerando queste verità, potremmo chiederci se Paolo pensasse che ci fosse qualche vantaggio nell’essere ebrei. Paolo spiegò che in realtà c’era un vantaggio fenomenale, perché gli ebrei furono i primi a ricevere le promesse di Dio, il che dava loro un’opportunità unica di comprendere i segni che indicavano il compimento in Cristo (Romani 3:1-2). Ma questa comprensione di per sé non rende nessuno cittadino del regno di Dio. Questo è aperto e riservato a coloro che diventano sudditi del suo Re. Che siamo ebrei o gentili, qualunque sia il nostro background, ovunque siamo nati e comunque siamo stati cresciuti, Dio offre la salvezza a tutti coloro che vengono alla fede in Cristo. La nostra cittadinanza nel regno di Dio non è legata all’etnia o all’apparenza esteriore, ma all’umile fede genuina nel Messia.

Il mondo è pieno di persone che lottano per trovare il proprio posto o che si sforzano di mantenere la propria posizione in un’azienda, nella società, nella cerchia di amici o persino nella propria famiglia. Dio non ci chiede di lottare o di sforzarci, ma semplicemente di godere. Se apparteniamo al popolo di Dio mediante la fede in Gesù, allora siamo stati salvati dal Suo nome, siamo stati liberati dalla vergogna e facciamo parte del Suo popolo. È qui che troviamo il nostro posto, è qui che troviamo la nostra casa.

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